Backlog Horizon

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Scala di giudizio per animazione giapponese

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Alcune noiosissime considerazioni sulle scala di giudizio che dò a recensione finita.

La scala di valutazione che utilizzo per recensire è un semplicissimo adattamento personale della valutazione da 1 a 10, senza grosse pretese e senza un calcolo spaccato al millesimo; si presta dunque ad essere una valutazione sommaria, considerato in maniera più oggettiva possibile e cercando di essere più equo nel giudizio dal mio punto di vista, secondo la mia esperienza di "visionatore".

Continuo dicendo che le mie opinioni sono completamente opinabili e non intendo mai imporre la mia visione (né con le buone, né con le cattive). Tuttavia non sopporto l'imposizione di altre scale metriche a mia volta da parte del mio interlocutore.

E' inevitabile che essendo la mia una scala di giudizio che si pone abbastanza oggettivamente nei confronti di ciò che valuto (senza addentrarcisi troppo nei superdettagli, sennò si diventa ridicoli) alcuni giudizi possano sembrare troppo severi o troppo generosi. 

In parole povere: un anime può piacermi e coinvolgermi, ma posso concedergli voti finali molto bassi se fatto col culo. Se si desidera conoscerne il perché, vi prego di leggere le recensioni volta per volta. Purtroppo il mio carattere mi consente naturalmente un approccio serio al giudizio e uno molto cazzaro successivamente al pronunciamento dello stesso. Qui vi tocca sorbirvi il giudizio serio, mi spiace.

Ovviamente essere puramente oggettivo è impossibile. La tendenza però sarebbe di tendere ad esserlo il più possibile, evitando fanatismi ridicoli. E' inevitabile che a livello di subconscio il giudizio possa cambiare anche in base al divertimento globale, ma tento sempre di farlo meno possibile, quando ne ho coscientemente controllo.

I voti, tra l'altro, sono dati (a parte per lo stato di 'perfezione' del 10 che è talmente perfetto da scavalcare tutti i generi) avendo in mente la tipologia/genere della propria opera: è l'unico modo a cui attualmente posso pensare per compiere un dato di oggettività più neutro possibile.
In altre parole, è da sciocchi concedere 10 a Serial Experiments Lain per poi lamentarsi che To-Love Ru ha troppo fanservice. E' come dire che una Panda non va veloce come una Ferrari, quindi è uno schifo. Che poi piaccia o la Panda o la Ferrari è un discorso che esula da questo concetto.

In mente però quello che detesto il più possibile in un anime: i simbolismi immotivati e presentati in maniera massiccia come forma di fan-service mentale per far godere i fan; il riciclo totale, completo e massivo di altre scene in fase di animazione. Oltre ai problemi degli anime in sé, detesto fortemente l'hype da fanboy, dato che rovina in positivo (o in negativo, ed è proprio qua il problema) la visione. Troppe anime sono cadute in preda a questo problema.

Penultima cosa: ovviamente col tempo i ricordi sbiadiscono, si sovrappongono e molto spesso la scala di valori usata in passato potrebbe non coincidere con le opinioni che ho attualmente (l'esperienza ci fa sempre crescere e cambiare, l'unica cosa che non muta è lo stile di regia di Shinbo).

Concludo dicendo che, nonostante tutto questo walltext (che serve più a me come riferimento futuro, in realtà), sono profondamente convinto che gli anime siano semplicemente una forma d'arte che deve innanzitutto intrattenere. Noi spettatori non siamo critici di quadri del Rinascimento, ma semplici spettatori. E a me diverte vederli, sperando che a qualcuno possa servire la mia esperienza e la mia capacità di giudizio, per passare un po' di tempo divertente scegliendo le serie più adatte alle loro esigenze.


SCALA DI VALORI

10 * Perfezione tecnica da ogni punto di vista, writing serio e concreto, in una parola: inattaccabile 
Non si dà in genere, perché significa raggiungere la perfezione tecnica, visiva, di scrittura, intreccio/trama e semplice giudizio positivo senza alcune pecche da segnalare, indipendentemente dal genere.

9 * Un anime/opera fuori dal comune, qualcosa di estremamente valido
Sono quelle cose che raggiungono uno stato molto vicino all'inattaccabilità, ma per qualche piccola o maggior pecca la bilancia tende in sfavore verso il nove.

8 * Qualcosa di molto, molto bello. 
Solitamente nulla che mi convinca a elevarlo ad opera assoluta, ma sicuramente un'opera a mio giudizio fatta bene e molto convincente, dipendentemente dal suo genere.

7 * Ok. 
Una discreta prova. Ci sono dei problemi o degli ampi margini di miglioramento, ma non è male.

6 * La sufficienza 
Potrebbe essere "borderline": un'opera che si salva in extremis per qualche elemento (o più) e che reputo abbastanza valido da salvarlo dalla gogna, oppure una discreta prova che manca di 'qualcosa' da giudicare oggettivamente a posto.

5 * Qualcosa non torna...
Questa opera ha qualche problema. Non so se a livello tecnico o di scrittura. Comunque ha gravi lacune che deficitano il giudizio finale.

4 * Siamo in basso
L'opera esaminata è in zona nera: ha troppi problemi, i suoi elementi sono fatti troppo male, ma c'è qualcosa che attenua un giudizio ancora più negativo

3 * Assurdo, si va sull'orrido
Come il punto quattro, ma ancora più pesante, dato che siamo a livelli di inguardabilità tale che a mio parere non dovrebbe essere consentita la diffusione di questa opera. I problemi inficiano troppo sul divertimento. Forse il voto più brutto: spesso e volentieri 1 e 2 sono talmente fatti male da essere trash, mentre il 4 magari ha qualcosa di positivo in un calderone di sozzume

2 * Vabbè
Come l'uno, ma c'è qualcosa... forse uno spiraglio di luce... una piccola lucina... una frase... un qualcosina che lo salva dall'abisso...

1 * .
Incommentabile.

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