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Hoozuki no Reitetsu

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Hoozuki no Reitetsu

Titolo giapponese: 鬼灯の冷徹

Immagine

Type: TV
Episodes: 13
Status: Finished Airing
Aired: Jan 10, 2014 to Apr 4, 2014
Producers: Starchild Records, Sentai FilmworksL, Wit Studio
Genres: Comedy, Fantasy, Supernatural
Duration: 24 min. per episode
(Courtesy of MAL)


Quando Hoozuki no Reitetsu venne inizialmente annunciato come trasposizione anime, nessuno si sarebbe aspettato una produzione di questo livello, per due motivi principali: la non-conoscenza generale di questo manga (iniziato nel maggio 2011) da parte del vasto pubblico, creato e disegnato da Natsumi Eguchi (autore semisconosciuto) e l'incognita dello studio che lo avrebbe prodotto, Wit Studio, praticamente alla sua prima produzione di proprio livello.

Nel primo caso si poteva solo sperare in una buona commedia di fondo. Nel secondo caso invece c'erano stati alcuni precedenti su cui difficilmente si poteva giungere a un pronostico efficace: Wit Studio ha collaborato, prima di produrre in proprio Hoozuki no Reitetsu, alla realizzazione (come studio-muletto) a Shingeki no Kyojin e ad Hal, sempre di Production I.G. Il che non è affatto strano, essendo Wit Studio nato da una costola della stessa I.G. 

Se Production I.G. si porta appresso problemi di fondo su lavori originali a livello di scrittura di serie a causa di logiche non troppo efficaci (vedere Guilty Crown o Blood C), c'è da riconoscere comunque la bontà tecnica e la capacità tecnica di questo studio, che è stata "ereditata" di rimando al Wit Studio stesso. E Hoozuki no Reitetsu ne risente, decisamente parecchio. In positivo.

Hoozuki no Reitetsu è una serie spesso accostata a Gintama a causa della sua natura umoristica, demenziale e citazionistica. Ma se Gintama si rifà ad un puro stile manzai e più shonen-esco, Hoozuki si rifà invece alla pura e semplice mitologia soprannaturale giapponese e (in parte) europea, accostandosi più alla forma dei dialoghi umoristici (come è perlappunto Gintama) rispetto a uno stile visuale bizzarro. Inoltre utilizza in maniera massiccia i numerosi riferimenti storici e culturali profondamente radicati nella tradizionalità giapponese.

I riferimenti alla cultura popolare e moderna giapponese non mancano di certo (come è tradizione in tutte le produzioni recenti), ma assumono un ruolo molto meno preponderante rispetto alla mostra di personaggi mitologici con la loro relativa e inevitabile rielaborazione umoristica. Hoozuki no Reitetsu E' nella fattispecie null'altro che una rielaborazione umoristica di soggetti leggendari e antichi imposti naturalmente o a forza (come i demoni europei) nella cultura popolare giapponese, confusionari per chi non è "pratico" del settore.

La struttura degli episodi è divisa in sketch che trattano diverse divertenti situazioni. Solitamente sono due per episodio (un segmento occupa metà episodio) e generalmente incentrati su Hoozuki, il fortissimo protagonista, un demone-oni che è il braccio destro del Giudice dell'Inferno.
La commedia ruota su aspetti, personaggi e situazioni dell'Inferno Giapponese, sempre grotteschi ma rivisitati secondo l'esigenza umoristica del tema di base.

La premessa non dovrebbe mancare di interesse per chi si occupa di storia del Giappone, mitologia dello stesso o chi semplicemente è affascinato da questi temi.Tuttavia potrebbe essere molto ostica per chi si approccia agli anime per le prime volte, o è reduce da troppi shonen o da manga uni-genere: Hoozuki no Reitetsu è un continuo di citazioni mitologiche (il concetto stesso dell'inferno, nella prima c'è Momotaro con i suoi compagni, si ha un approccio alla mitologia cinese, appaiono addirittura Satana, Belzeebub e Lilith) e di fatti leggendari che, inevitabilmente sfuggono allo spettatore occidentale medio.


Si ha quindi l'impressione che Hoozuki no Reitetsu sia un prodotto prettamente rivolto ad un target quasi esclusivamente giapponese e che per sua natura crei quindi un gap culturale con gli spettatori "gaijin". Il fatto che sia molto nippo-centrico (addirittura di più rispetto agli standards nazionalistici della cultura popolare giapponese) è testimoniato dal fatto che Satana è addirittura rappresentato come una macchietta umoristica e poco di più; questo fatto potrebbe infastidire un poco gli spettatori europei (me compreso), dato che auto-pone su un piedistallo la cultura nipponica e sotto tutto il resto, riconoscendo forse solamente a quella cinese la sua rispettosa origine e la sua essenza più antica.

In ogni caso, il prodotto si presenta benissimo a livello tecnico, molto al di sopra dei blasonati anime "popolari" e degli shonen vari. La qualità è pressochè ottima anche sui campi lunghi; gli sfondi sono bellissimi e curatissimi e lo staff tecnico è, generalmente, di altissimo livello. Addirittura la computer grafica non è invadente, il che è un pregio enorme.

I seiyuu sono tutti adatti, dal primo all'ultimo e colgono ottimamente l'essenza dei loro personaggi. Hiroki Yasumoto in particolare è una perfetta voce baritonale per il protagonista (altri ruoli: Germania in Hetalia), anche se sono rimasto deluso dalla mancanza di Tomokazu Sugita, essendo Hoozuki un potenzialmente perfetto personaggio per lui.
Si notano nella serie, come seiyuu relativamente famosi, Yuki Kaiji (Eren in Shingeki no Kyojin) come Minamoto no Yoshitsune, Uekasa Sumire (Dekomori "Dess" Sanae in Chuunibyou) come Peach Maki, Eri Kitamura (Karen in -Gatari) come Okou; purtroppo in ruoli abbastanza "minori" rispetto al circolo dei main. Tuttavia in questa serie nessuno, dai seiyuu più blasonati a quelli minori, dà l'impressione di aggiungere note stonate al flusso della visione.



In definitiva, Hoozuki no Reitetsu si presenta come una sorpresa non annunciata nella sua stagione e, una volta terminato, fa venire decisamente voglia di una meritata seconda stagione. La serie risulta decisamente corta in relazione al suo livello di intrattenimento.

Hoozuki no Reitetsu è una di quelle serie senza pretese di dominazione del mercato, ma fatta e realizzata al meglio delle forze da uno studio con ottime referenze tecniche nonostante la sua gioventù, che non mancherà certamente di appassionare e divertire gli amanti del tema.

Purtroppo invece chi si annoia a continue referenze storiche e mitologiche prettamente giapponesi o non riesce a entrare nella mentalità culturale che sta alla base dell'opera si annoierà ancora di più ed è possibile che giunga ad odiarlo.


Voto: 8/10



Guardatelo se vi è piaciuto:


Okami (videogioco PS2)
La mitologia giapponese è sempre quella e se avete imparato la cultura leggendaria in Okami o avete amato il suo stile grafico, troverete una profonda compatibilità con Hoozuki no Reitetsu, riconoscendone i continui punti in comune.


Gintama
Gintama (manga, anime)
La struttura è leggermente diversa, ma vi sono punti in comune.Mentre Gintama è più improntato alle citazioni di cultura moderna, Hoozuki no Reitetsu si rifà di più alla pura e semplice tradizione leggendaria.



Yondemasu-Yo Azazel San (manga)
Se Hoozuki è sul giapponese, Azazel-San è sull'europeo.
La cultura demoniaca europea la si può trovare in entrambe le serie. Belzeebub è praticamente rappresentato in maniera identica tra le due opere. Inoltre alcuni spicchi di ironia molto simili avvicinano le serie - tuttavia Azazel-san è molto più sporco, grezzo e volgare di Hoozuki.



Non guardatelo se:
vi piacciono solo serie di azione, yuri, fanservice o se amate le opere con narrazione orizzontale. L'anima di Hoozuki no Reitetsu è completamente strutturata con doppia trama verticale ad episodio.

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