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Mitsudomoe + Mitsudomoe Zouryouchuu!

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Titolo originale: みつどもえ



Prima stagione
Type: TV
Episodes: 13
Status: Finished Airing
Aired: Jul 3, 2010 to Sep 26, 2010
Producers: Aniplex, Lantis, Bridge, Cospa, Studio Mausu               
Genres: Comedy, Slice of Life
Duration: 24 min. per episode
(Courtesy of MAL)
Seconda Stagione
Type: TV
Episodes: 8
Status: Finished Airing
Aired: Jan 9, 2011 to Feb 27, 2011
Producers: Lantis, Bridge, Cospa, Studio Mausu
Genres: Comedy, Slice of Life
Duration: 24 min. per episode
(Courtesy of MAL)

C'è qualcosa di molto difficile da tenere in conto quando ci si appresta a realizzare una serie di comedy gag: rispetto alle altre tipologie di genere già è virtualmente difficile fare efficacemente ridere un modo univoco un intero pubblico di spettatori, figuriamoci in un filone dove tutto è stato praticamente già sviscerato, re-impastato, rielaborato, distrutto e poi ricostruito nel corso della storia.

Fare ridere è, fondamentalmente, un'arte. Come ogni arte, possiede i suoi schemi, le sue fondamenta, i suoi giusti tempi dovuti ad una tecnica di perfezionamento durata migliaia di anni ed evolutasi a pari passo con la società: instillare un dubbio di risata nello spettatori è questione di cultura, conoscenza e saggezza. C'è di più in una risata intelligente che in metà dei discorsi del mondo.
Di fatto Mitsudomoe vuole far ridere seguendo questa filosofia, parzialmente riuscendoci e e in parte sforando in piccoli e divertentissimi eccessi. 


Mitsudomoe ha un potenziale problema da aggirare: è impregnato di precocità, un prodotto della cultura moderna giapponese come tanti altri e questo si potrebbe riflettere negativamente nell'approccio che ha lo spettatore verso di esso se si è troppo chiusi o si approccia il genere per la prima volta. Personalmente non ho avuto mai problemi, ma potrebbe risultare un po' troppo impegnativo da digerire in caso di assoluta extra-sensibilità da parte dello spettatore a digiuno di prodotti del genere.

Tuttavia, si presenta come un'opera che vuol generalmente far ridere, riuscendoci quasi appieno nonostante pochissime trovate che possono risultare relativamente infelici per lo spettatore medio.

Mitsudomoe è una serie di visual-gags, in altre parole si appoggia tutto allo stile e maggiormente alla rappresentazione visiva delle battute (laddove altri anime si rivolgono a citazioni, gag concettuali e così dicendo). In Mitsudomoe troverete molta espressività e caratterizzazione univoca dei personaggi, quasi tutti bambini delle elementari, presentando inoltre un numeroso cast di comprimari efficacemente sviluppatosi gradualmente fin da inizio serie intorno ai principali, che di fatto fanno da perno per tutta la struttura dell'opera.

Le tre sorelle protagoniste su cui ruota tutto il mondo di Mitsudomoe e su cui si costruiscono gli episodi volta per volta (in generale una del trio, se non due o tutte e tre insieme, appariranno comunque in ogni episodio come punto di riferimento) sono assolutamente perfette nella loro unicità ai fini della buona riuscita della serie e si completano a vicenda, regalando una amalgama interessante e divertente, cozzando continuamente tra loro con i loro particolarissimi caratteri.

E' proprio il parco personaggi il fiore all'occhiello di una serie che presenta comunque situazioni estremamente divertenti. Un pregio totale di questo anime è l'assenza totale di fan-service visivo: niente rivelazioni visivamente spinte, nessuna rappresentazione di biancheria come molti anime moderni tendono a fare spingendosi anche più in là del dovuto, sebbene i ragazzini che affollano la serie siano molto precoci (segno anche di un target adulto e non adolescenziale o preadolescenziale).

Mitsudomoe è infatti una serie fatta da adulti e che si rivolge agli adulti. Questo anche perchè per apprezzare scherzi e battute dal tono estremamente goliardico, su tematiche anche spinte, immerse in un contesto di gag quotidiano, c'è bisogno paradossalmente di una mente adulta e disposta ad accettare a piene mani il setting e l'intento di fondo della serie.

Tuttavia il fatto che sia rivolta a persone adulte non vuol dire che il livello delle battute sia necessariamente sempre e solo su toni nobili: alcune situazioni sono leggermente sporche, anche disgustose (e nella fattispecie non parlo di piani sessuali), coinvolgendo scherzi con urine e altre goliardate da bambini. Altre invece sono molto tenere, altre ancora risultano decisamente divertenti.

Il design dei personaggi a prima vista potrebbe risultare possedere elementi strani e infatti si ha un piccolo senso di straniamento a inizio opera, abituandoci e arrivando ad accettarlo in maniera completamente naturale durante la visione. Lo stile perlomeno è più particolare rispetto ad altre serie del genere e, sebbene a volte possa incuriosire, dona a Mitsudomoe una unicità che contribuisce al buon ricordo della serie, distaccandosi in maniera molto netta dal manga che ha uno stile molto più snello e meno paffutello.

Una nota di merito al padre delle tre protagoniste, sempre rappresentato con un altro stile a differenza degli altri personaggi! Un piccolo tocco di genio per uno dei personaggi più divertenti di questa serie.

Purtroppo ci sono leggerissimi cali qualitativi a cavallo tra la prima e la seconda serie, presentando addirittura un episodio fondamentalmente inutile tutto incentrato sulla storia-nella-storia di Mitsudomoe (i Gachi Rangers, show popolare per i bambini della classe). Cosa estremamente evitabile dato che contribuisce a spezzare la continuità tra prima stagione e seconda.
Tra l'altro non si capisce come mai, data la brevità episodica della prima stagione (11 episodi), si sia optati per produrne una seconda di solo 8 episodi - sprecandone ben uno per una storia-nella-storia completamente fine a sè stessa.

Per il comparto grafico come si è già detto in precedenza ci si trova davanti a una unicità del design decisamente apprezzabile; tecnicamente è fluido senza particolari eccellenze per la maggior parte delle volte e non si nota in generale alcun problema di sorta, a parte i canonici campi lunghi in cui i dettagli ne risentono parecchio. 

Il comparto musicale è adatto e le opening sono estremamente orecchiabili, dato che se ne ricorda perfettamente a fine visione, essendo molto corali e presentando quasi tutti i personaggi della serie.

I doppiatori contribuiscono fortemente alla caratterizzazione e alla buona riuscita del successo. Nota di merito per Haruka Tomatsu (Hitoha: Asuna di Sword Art Online, Lala di To Love-Ru) che riesce con la sua voce a caratterizzare perfettamente la ragazzina, risultando uno dei suoi ruoli migliori fino ad ora; idem per le altre seiyuu del cast principale, meno conosciute ma sicuramente molto valide.

A differenza di Minami-Ke, che potrebbe sembrare simile nell'intento di fondo, Mitsudomoe si presenta con molti meno freni inibitori e intende far ridere di gusto. A volte ci riesce di più e a volte ci riesce di meno, ma si può comunque considerare una serie estremamente riuscita nel suo genere, presentando una marea di situazioni assurde, a volte esagerate e perlopiù divertentissime.

Un comparto di personaggi decisamente riuscito, misto a situazioni divertenti e goliardiche fanno di Mitsudomoe una serie valida e concreta che non mancherà sicuramente di regalare risate e sorrisi agli amanti dei gag-anime in cerca di situazioni ogni tanto leggermente (ma molto leggermente) più volgari rispetto alle serie "politically-correct" concorrenti. Chi non sopporta invece che vengano presentati temi simili con protagonisti bambini delle elementari (o a chi non gradisce appunto un cast di personaggi composti da ragazzini) potrebbe rimanere deluso e, a tratti, un po' disgustato da punte di humor forse un po' troppo infantili che ogni tanto Mitsudomoe presenta con orgoglio e pura volontà di far ridere lo spettatore. Nota a parte il finale di seconda stagione, tenerissimo e molto commovente, dove la risata lascia spazio ad altri sentimenti.



Voto globale: 8 
(singolo, prima stagione: 8 - singolo, seconda stagione: 7)

Guardatelo se vi è piaciuto:


Ichigo Mashimaro
Mitsudomoe risulta più spinto ed esagerato nel presentare le gag visuali, mentre Ichigo Mashimaro ha uno stile più sobrio, presentando comunque simili elementi e elementi di setting molto vicini tra loro. In Mitsudomoe si ride molto di più.








Kyou no Go no Ni
Mitsudomoe ha una anima di fondo leggermente più spinta di Kyou no Go no Ni e quest'ultimo si rifà maggiormente a gag concettuali e non visive (esattamente come Minami-Ke, altra opera dell'autore), ma oltre a questo e un differente processo di ideazione tra i due cast entrambi possiedono una struttura abbastanza riconducibile tra loro. Kyou no Go no Ni è maggiormente una commedia, dove Mitsudomoe è maggiormente un gag-anime.








Non guardatelo se cercate qualcosa di simile a Kodomo no Jikan. Nel caso vi sia piaciuto quest'ultimo, significa che non state cercando un anime per ridere.
Non guardatelo inoltre se non sopportate commedie e gag-anime su ragazzini delle elementari.

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